martedì 17 settembre 2013
L'ambientalismo estremistico aiuta speculatori ed ecomafie.
Anche se in buona fede, la cultura ambientalista estremistia è uno dei motivi di concreta distruzione economica del nostro Paese. L’ambientalismo deve essere compatibile con lo sviluppo e deve, sopratutto, partire dal fondamentale buonsenso. L’abusivismo edilizio, esiste a causa di un pessimo quadro normativo, ovvero, perché ci sono regole che non si possono rispettare, non coerenti con le esigenze sociali delle persone e spesso create, solo per far costruire “in regola” truffatori ed ecomafie. Ecco perché i peggiori ecomostri, spesso, sono quelli autorizzati dagli enti locali e anche dalle soprintendenze ai beni culturali, cioè sono quelli costruiti con le autorizzazioni! L’abusivismo edilizio nel 99% dei casi riguarda la casetta costruita in proprio per risparmiare, quindi, la casetta del poveraccio oppure un piccolo ampliamento, che quando lo fanno gli altri, è sempre da condannare e quando invece poi tocca a te, allora nel tuo caso era giustificato. La cultura ambientalista fa chiudere L’ILVA, fa scappare le imprese nei paesi dell’est, incentiva i contributi per l’energia solare ed eolica, spesso, in mano a poteri forti ed alle ecomafie, con contributi che vengono loro erogati e che paghiamo tutti noi cittadini, l'ambientalismo estremista, incentiva un sistema di regolamentazione rifiuti complesso che si può gestire con imprese che non possono fare a meno di essere colluse, prima o poi, con le ecomafie. Ancora, questi ambientalisti irresponsabili, gridano allo scandalo per un eventuale condono edilizio per gli abusi minori: in questo modo non si fa altro che continuare ad avvantaggiare l’attuale sistema di potere in mano agli speculatori. Complimenti!
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