giovedì 27 giugno 2013

Condono edilizio: Come truffare i cittadini !

Ancora un nulla di fatto. A dieci anni dall'emanazione della Legge 326/2003 che consentì di presentare le domande di condono edilizio, le pratiche sono tutte ferme o addirittura esitate negativamente. Questo dopo che lo Stato ha incassato l'oblazione,  che a causa di  prescrizione non può essere più retituita. Una vera vergogna. Personalmente sono contrario ad ogni forma di abusivismo edilizio, però non sono neanche d'accordo sul fatto che la complessità del quadro normativo, non metta in condizione , qualunque cittadino che sia in condizioni di farlo, di potersi costruire la propria casa. Ecco perchè ci sono state le "sanatorie", periodicamente, lo Stato, si rende conto che ha sbagliato, che ha "costretto" i cittadini a costruire o modificare la casa abusivamente e poi ci mette la pezza, solo che questa volta l'ha messa per poi subito levarla: si è promulgata la sanatoria (quella del 2003) e successivamente con interpretazioni assurde, si è annullato l'effetto del condono stesso, con il risultato che dopo aver pagato la sanatoria i cittadini rischiano di vedersi demolite le proprie case. Che senso ha fare una sanatoria e interpretare che non è possibile condonare se non si sono rispettate le regole urbanistiche? Però l'amministrazione pubblica, quando incassava  oblazioni ed oneri di urbanizzazioni non impediva di presentare le sanatorie !!! Da dieci lunghi anni si aspetta un chiarimento, una interpretazione autentica, una Legge , ma niente, i nostri politici hanno altro da fare. 

Claudio De Pasquale - Comitato326

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